05 agosto, 2023

Il baratro della ragione secondo Kant - Tra la pusillanimità e la presunzione - Seconda Parte (2/2)

 Il baratro della ragione secondo Kant

Tra la pusillanimità e la presunzione

 

Parte Seconda (2/2) 

Il potere della ragione speculativa va ben oltre quanto crede Kant

La ragione umana è un potere sillogistico induttivo-deduttivo, analitico-sintetico di avanzamento e miglioramento della conoscenza, che, iniziando col contatto con le cose sensibili e i fenomeni, non si ferma ad essi, ma, continuando la sua ricerca delle cause, scopre un livello di realtà, che è il mondo dello spirito e della persona.

Ma interrogandosi ulteriormente sulla causa dell’esistenza del mondo spirituale, la ragione si accorge che la spiegazione è data dall’esistenza di una somma persona infinita, assoluta e creatrice di tutte le cose visibili e invisibili. E questa persona è Dio. 

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Ciò che qui ci colpisce di più è la domanda insensata che dovrebbe farsi Dio – poiché è chiaro che di Lui si parla - circa la sua origine, come se l’Origine di tutte le origini dovesse avere un’origine. Kant si riferisce veramente all’Io divino o ad un’immagine sbagliata che ci facciamo noi? S’interroga seriamente?

Infatti, se sappiamo che Dio è la Causa prima, l’Ente assolutamente necessario, l’Ego Sum Qui Sum, il Motore immobile, il fine ultimo, la Totalità dell’essere, l’Assoluto, l’Eterno, l’Infinito, Colui che tutto sostiene e da Cui tutto dipende, Colui che tutto causa e spiega, che cosa cerchiamo di più? Che cosa vogliamo al di sotto?

Il baratro si apre davanti a chi non ammette l’esistenza di Dio ovvero dell’Io Sono, perché senza Dio nulla ha senso, nulla esiste. Ma come si può pretendere che Dio poggi su qualcosa, mancando il quale tutto svanisce. Che concetto si ha di Dio? Un Dio causato che Dio è? 

È evidente che se la ragione si accorge di aver ipostatizzato la semplice idea dell’Ente sommo senza aver argomenti tratti dall’esperienza delle cose per affermarne l’esistenza, si chiederà da dove viene questo fantasma e le parrà di precipitare in un baratro. Ma se bada alla realtà delle cose, ne scopre l’autore divino mediante il ragionamento metafisico, si troverà sul terreno saldissimo dell’assoluta certezza e pienezza.



Immagine da Internet: La creazione, Il battistero di San Giovanni Battista, Firenze

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