11 aprile, 2021

Un ricordo di Mons. Antonio Livi. Il dramma di un tomista - Seconda Parte (2/2)

 Un ricordo di Mons. Antonio Livi

Il dramma di un tomista

 

Seconda Parte (2/2) 
 

Perché la Chiesa raccomanda San Tommaso

La Chiesa, in ragione del suo compito di annunciare il Vangelo, ha anche quello di dirci quale, tra tutte e filosofie e le teologie in corso, è quella che meglio serve il Vangelo. E per questo, essa sceglie con giudizio infallibile quel sistema dottrinale umano, che più di tutti gli altri è adatto ad interpretare rettamente la Parola di Dio, il dogma e il dato rivelato e condanna quelle che ne rendono impossibile o falsa l’accettazione.

Essa lo raccomanda soprattutto ai teologi naturalmente non come fosse un dato di fede o della dottrina della Chiesa, ma in quanto utile o necessario alla retta comprensione della fede e a confutare gli errori contro la fede. Per questo e in quest’ottica la Chiesa ha scelto di San Tommaso. Scelta irrevocabile? Sì, fino a che la Provvidenza non susciterà eventualmente un filosofo o teologo migliore di San Tommaso. Così essa è stata per Sant’Agostino fino a che non è sorto San Tommaso. Tutto ciò Mons. Livi lo sapeva benissimo.

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 Immagine da internet

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