Sessolatria e sessofobia
Prima Parte (1/4)
Una polarizzazione nefasta, che occorre risolvere al più presto
Il peccato originale ha causato nell’istinto sessuale i due vizi opposti della concupiscenza e della frigidità: in alcuni soggetti l’attrattiva sessuale è troppo forte, sicchè peccano per eccesso. In altri è troppo debole, sicchè peccano per difetto. Per alcuni il sesso è una divinità da adorare, uno scopo della loro vita. Ad altri il sesso ripugna e vorrebbero sbarazzarsene.
Questi ultimi avvertono in modo orgoglioso il valore dello spirito e a loro ripugna essere uniti al sesso. Vedono in esso lo stimolo al peccato e l’origine prima del peccato. I primi, invece, insensibili o freddi al valore dello spirito, provano fastidio per le cose dello spirito e fanno girare la loro vita attorno al sesso.
Gli spiritualisti fanno capo al paradigma spiritualistico dualistico e sessuofobo di Platone e di Origene; i materialisti simpatizzano per l’animalismo edonista sessolatra di Epicuro e di Freud. Per gli uni e per gli altri la resurrezione del sesso è impensabile. Per i primi, perché il sesso è visto come un carcere dal quale occorre liberarsi. Per i secondi, al momento della morte muore tutto l’uomo e chi si è visto si è visto. Il sesso è un dio mortale.
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È facile capire con queste premesse, dove va a finire la legge morale e quindi l’etica sessuale sia nel cartesianismo che nel freudismo.
Mentre in Cartesio la legge morale non è più vista come legge vincolante di una natura umana sensibile animata da un’anima come forma sostanziale del corpo, ma è solo conservata come «provvisoria» per ottenere il consenso sociale del suo tempo ancora legato al cristianesimo,
in Freud, come vedremo, la legge morale è sostituita dall’autodeterminazione sessuale obbediente all’impulso deterministico del preconscio come principio della personalità.
- Renato Cartesio
- Sigmund Freud
- Il bacio di Klimt
Immagini da internet
L’istinto sessuale che Dio unisce ad un’anima razionale per formare una persona umana non è più quello semplicemente animale finalizzato alla riproduzione della specie.
Questa finalità ovviamente rimane, ma ad essa si aggiunge l’amore.
E l’amore richiede una diversa strutturazione del corpo e della gestualità rispetto a quello che avviene negli animali
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