21 marzo, 2023

La mia storia con Ottone - Aristotele o Cartesio? - Prima Parte (1/2)

 La mia storia con Ottone

Aristotele o Cartesio?

Prima Parte (1/2)

Due amici tormentati

Ottone fu a partire dal lontano 1947 mio compagno di scuola alle Elementari di Ravenna, un ex-convento domenicano adattato, accanto alla bella e grande chiesa di San Domenico, tuttora officiabile, quasi presagio per me frate domenicano.  Ci ritrovammo assieme poi nel 1957 compagni di scuola al Liceo classico Dante Alighieri di Ravenna.

Nel 1958, al secondo anno di Liceo, come è d’uso, c’imbattemmo in filosofia con la conturbante gigantesca figura di Cartesio. La nostra intelligenza ne rimase traumatizzata, perché fummo subito travolti da una scossa spirituale devastante. Al contrario di uno Scalfari, che raccontò gioioso e spavaldo a Papa Francesco nel primo dei suoi scellerati colloqui con lui, quanto Cartesio gli aveva comunicato un senso di libertà spirituale nel renderlo cosciente del suo io assoluto, io e Ottone cominciammo a discutere angosciati come rispondere e cosa dire circa la convinzione preoccupata, dalla quale Ottone era stato preso, che – come diceva -  «i sensi ingannano», con riferimento al famoso esempio cartesiano del bastone nell’acqua, che appare spezzato.

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/la-mia-storia-con-ottone-aristotele-o.html

 

Prendemmo estremamente sul serio quanto diceva Cartesio, a differenza dei nostri compagni di scuola, per i quali Cartesio non era altro che un noioso tizio come molti altri

Esiste l’essere? Questo era il mio problema. Io penso? Ma sono certo di pensare? E che vuol dire pensare? Esiste il mio corpo? 

Oppure esisto solo io, come sosteneva Cartesio? L’essere sono io? 

Si trattava, sostanzialmente, del problema dell’esistenza di Dio celato sotto il problema dell’essere. 




 

È stato San Tommaso a dare a me come a tutti i cercatori della verità il criterio razionale della verità, Tommaso come interprete della confutazione aristotelica degli scettici nel IV libro della Metafisica, come interprete di Aristotele, fondatore della stessa metafisica come «scienza della verità», come si esprime San Tommaso.

 

Immagini da Internet: Autoritratti, Egon Schiele 
 


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