17 giugno, 2019

Può un Papa mentire? Sul caso Viganò

Può un Papa mentire?
Sul caso Viganò
La menzogna e l’eresia
Vatican Insider del 10 giugno scorso, in un articolo di Salvatore Cernuzio, dà notizia di un’intervista concessa da Mons.Viganò al Washington Post in quello stesso giorno. Riferisce Cernuzio: «L’ex rappresentante del Papa negli Usa si sofferma a lungo sulle dichiarazioni del Papa alla tv messicana Televisa, in cui affermava di non sapere nulla dei crimini di McCarrick, altrimenti avrebbe agito. Viganò – che afferma di essere stato proprio lui ad informare Bergoglio, nel 2013, delle malefatte dell’allora pastore di Washington - si dice “immensamente triste” per il fatto che Francesco “ha mentito palesemente al mondo intero”: “Come si può dimenticare tutto questo, specialmente un Papa?”».
Mons.Viganò, che era stato smentito dal Papa, torna a ribadire la sua accusa, peraltro confortata da una recente dichiarazione dell’ex-segretario di McCarrick. Chi dice la verità? La presunzione, penso, dovrebbe andare per il Papa. Ma non è impossibile che un Papa possa mentire, come invece è impossibile che possa essere eretico. 
Certo tanto l’eresia che la menzogna è un dire il falso o un negare il vero. Ma c’è una grande differenza, che mentre la menzogna riguarda dei fatti: si dà per avvenuto un fatto non avvenuto o viceversa – un’azione compiuta o non compiuta, un evento accaduto o non accaduto, una testimonianza resa o non resa, una situazione reale o fittizia, una frase pronunciata o non pronunciata e cose del genere -, l’eresia è un dare per verità di fede una proposizione falsa, che non è di fede o negare che sia di fede e dichiarare falsa una proposizione che è di fede. 

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