28 ottobre, 2022

La nuova esegesi del racconto del sacrificio di Abramo - Seconda Parte (2/2)

 La nuova esegesi del racconto del sacrificio di Abramo

Seconda Parte (2/2)

Dalla Dei Verbum (11):
«Le verità divinamente rivelate, che sono contenute ed espresse nei libri della sacra Scrittura, furono scritte per ispirazione dello Spirito Santo. La santa madre Chiesa, per fede apostolica, ritiene sacri e canonici tutti interi i libri sia del Vecchio che del Nuovo Testamento, con tutte le loro parti, perché scritti per ispirazione dello Spirito Santo (cfr. Gv 20,31; 2 Tm 3,16); hanno Dio per autore e come tali sono stati consegnati alla Chiesa per la composizione dei libri sacri, Dio scelse e si servì di uomini nel possesso delle loro facoltà e capacità, affinché, agendo egli in essi e per loro mezzo, scrivessero come veri autori, tutte e soltanto quelle cose che egli voleva fossero scritte».

È vero che Dio ha voluto che l’agiografo scrivesse solo e tutte le cose che Egli intendeva rivelarci. Tuttavia dobbiamo distinguere la cosa rivelata dal modo di essere espressa, dal genere letterario nel quale viene espressa e dalle categorie con le quali viene espressa.

Tutti questi elementi stilistici cadono sotto la responsabilità dell’agiografo, non del divino Ispiratore dei contenuti che l’agiografo deve comunicarci. Questa distinzione ci viene insegnata dal metodo storico-critico. Per comprendere che cosa significa il metodo storico-critico segnalo:

-        https://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/pcb_documents/rc_con_cfaith_doc_19930415_interpretazione_it.html

-        https://it.wikipedia.org/wiki/Marie-Joseph_Lagrange

 Continua a leggere:

https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/la-nuova-esegesi-del-racconto-del_28.html

 

Non c’è alcun problema a riconoscere che Dio ha messo alla prova Abramo, ed anzi questo atto divino è uno dei più importanti tra quelli compiuti da Dio per la nostra salvezza, come d’altra parte il gesto di Abramo è a sua volta uno dei più importanti nella medesima storia della salvezza.


Mantenendoci in questo orizzonte ermeneutico, vorrei inoltre ricordare che Papa Francesco ha ordinato di cambiare il testo del Padre Nostro, relativo alle prove che dobbiamo subire, prove che qui vanno sotto il nome di tentazioni, nel senso che in questo luogo noi chiediamo a Dio di sostenerci nella prova e di non permettere che noi cadiamo nella tentazione, ossia di cadere sotto il peso della prova. 

Questo mutamento è l’effetto di una esegesi storico-critica, avallata dall’autorità dottrinale del Sommo Pontefice.

Immagini da Internet:
- Il sacrificio di Isacco, Rembrandt
- Il sacrificio di Isacco, Veronese

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