Sostanza e relazione nella filosofia della persona
Prima Parte (1/3)
Che cosa è la persona?
Il concetto di persona negli ultimi secoli è andato evolvendosi in due direzioni: una direzione introversa e una direzione estroversa. Sotto vari pretesti – o perché giudicato un inutile sostegno degli accidenti o perché visto come inadeguato a rappresentare l’autocoscienza o il divenire dello spirito - si è abbandonato il concetto di sostanza come categoria della persona e ci si è concentrati sull’agire della persona: l’agire della persona su se stessa e l’agire verso l’altra persona.
Da una parte nella linea agostiniano-cartesiana si è giunti a concepire la persona come autocoscienza. Dall’altra, nella corrente del realismo aristotelico-tomista, si è continuato a concepire la persona come sostanza approfondendo l’importanza della relazione sociale della persona.
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Solo in Dio l’essere s’identifica con l’agire. Nella persona umana la relazione si aggiunge alla persona e non la costituisce. Il fatto, per esempio, che Pietro sia padre di Paolo non definisce l’essenza della persona di Pietro, che è la sussistenza della singola sostanza di Pietro, ma presuppone la persona già esistente ed è una relazione che Pietro ha acquistato col generare Paolo.
Santissima Trinità, F. Galliari - F. Savanni |
Pietro era Pietro anche prima che generasse Paolo. Invece la persona del Padre celeste non ha preceduto nel tempo, né è stata presupposta alla generazione del Figlio, ma il suo stesso essere Padre, il suo relazionarsi al Figlio costituisce ed esaurisce la sua essenza di persona e si identifica con la sostanza della natura divina. Il Padre è realmente distinto dal Figlio, ma il Padre è Dio e il Figlio è Dio: la loro sostanza non è distinta come nel caso di Pietro e Paolo, ma è la stessa del medesimo ed unico Dio.
La relazione di paternità in Dio è il Padre ed è la stessa essenza di Dio, a differenza di Pietro, nel quale il suo essere Pietro è realmente distinto dal suo essere padre. In noi ad ogni persona corrisponde una diversa singola natura umana e viceversa. Invece in Dio non è così, ma alla singola natura divina corrispondono tre persone, perché esse non sono tre sostanze, ma tre relazioni che possono coesistere in una sola sostanza.
Immagini da Internet
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