Dibattito sul problema dello scrupolo
Ho il piacere di pubblicare una conversazione sul delicato problema dello scrupolo, che ho avuta con un Lettore, nella fiducia che la trattazione di questo argomento possa aiutare e dare serenità a quelle coscienze che soffrono per un disagio che proviene da una coscienza eccessivamente esigente.
In seguito pubblicherò lo studio di uno specialista sull’argomento, Monsignor OCTAVIO NICOLA DERISI, tradotto dal Lettore.
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Apprezzo positivamente il suo articolo, ampio e ricco di suggerimenti per un orientamento spirituale, retto da principi morali fermi e precisi, per queste anime tormentate che soffrono della malattia dello scrupolo (il vero e sano scrupolo, come lei distingui dal falso e peccaminoso).
Tuttavia, per quanto mi piacerebbe, non posso essere d’accordo al 100% con tutte le loro affermazioni. Qui dico solo il motivo.
Continua a leggere:
https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/dibattito-sul-problema-dello-scrupolo.html
Nel caso del dubbio, se il dubbio è sincero, cioè insolubile, bisogna stare tranquilli e non farsi scrupoli. Cioè non bisogna avere la pretesa di chiarire ciò che non può essere chiarito.
Il dubbio volontario invece è segno di ipocrisia o di cattiva intenzione e quindi è una colpa morale, che si può e si deve togliere semplicemente con un atto di buona volontà.
Ricordiamo peraltro che in caso di dubbio circa il criterio di una scelta, è meglio sospendere la scelta.
Immagine da Internet: Consigliare i dubbiosi, Arzuffi Luigi
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