27 giugno, 2023

La presenza dello Spirito Santo - Stiamo vivendo l’età dello Spirito Santo inaugurata a Pentecoste - Quinta Parte (5/5)

  La presenza dello Spirito Santo

Stiamo vivendo l’età dello Spirito Santo inaugurata a Pentecoste

 

 Quinta Parte (5/5) 
 

La profezia giovannea circa

lo svolgimento degli eventi decisivi e finali

della storia che segneranno la pienezza finale

della presenza dello Spirito nel mondo

Come sappiamo, l’Apocalisse di Giovanni contiene la rivelazione profetica a lui fatta da Cristo, da lui esposta in una serie di visioni simboliche, di quella che sarà la conclusione della storia, ossia la vittoria finale di Cristo e della Chiesa sulle potenze terrene e sataniche che per tutto il corso della storia le fanno una guerra senza tregua nell’intento sempre rinnovato di far trionfare nel mondo il potere di Satana al posto di quello di Dio.

Tutto il succo della rivelazione giovannea si riassume nell’annuncio della Venuta finale di Cristo: «Ecco, viene sulle nubi e ognuno lo vedrà, anche quelli che lo trafissero e tutte le nazioni della terra si batteranno per lui il petto». E Giovanni fa parlare Cristo stesso: «Io sono l’Alfa e l’Omega, Colui che è, che era e che viene, l’Onnipotente!» (1, 7-8).

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/la-presenza-dello-spirito-santo-stiamo_27.html

Quando oggi si parla di Dio come Spirito e quindi di Dio Spirito Santo, non sempre è chiaro il rapporto dello spirito con la materia e quindi col mondo. La visione hegeliana idealista, che rivisse con Gentile, della risoluzione del mondo nello Spirito ha alle sue spalle una lunga tradizione, che risale a Plotino e ad Origene. Tale visione prevede per la fine del mondo la riconciliazione universale ed il ritorno di tutto all’Uno.

Lo spirito è concepito come un moto circolare nel quale c’è una partenza, un’uscita e un ritorno al punto di partenza. L’dea non è del tutto sbagliata, perché è vero che l’atto della coscienza è caratterizzato da questa circolarità.

Ma l’idealismo e Plotino vanno fuori strada quando dimenticano che, se il mondo esce da Dio e deve tornare a Dio, questa uscita e questo ritorno non sono un movimento di Dio, ma del mondo.

Se dall’Uno esce il molteplice, non è che per tornare all’Uno deve ridiventare Uno, ma resta semplicemente molteplice unito all’Uno. Non è che Dio esca da se stesso e torni a se stesso. Dio crea il mondo, che è fuori di Dio, e il mondo torna a Dio senza diventare Dio, ma restando mondo.

Per capire dunque l’attuale era dello Spirito occorre avere ben presente un duplice movimento chiarissimo nel Vangelo di Giovanni: da una parte l’iniziativa del Padre di mandare il Figlio nel mondo, la discesa e la presenza salvifica del Figlio tra noi, l’accoglienza che facciamo dello Spirito donatoci dal Figlio, la conoscenza amante del Figlio nello Spirito, la nostra ascesa al Padre nello Spirito per mezzo del Figlio,


Immagini da Internet:
- Adorazione dello Spirito Santo, Brescia
- I quattro Evangelisti e lo Spirito Santo, Roma

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