03 settembre, 2024

Come rivolgerci a Dio - Seconda Parte (2/2)

 

 Come rivolgerci a Dio

Deconda Parte (2/2)

 Al Padre

Al Padre dobbiamo chiedere che si realizzi e di poter realizzare il suo piano originario, protologico ed escatologico sul creato, sul rapporto dell’uomo con Dio, con gli angeli e con la natura, sul dominio dello spirito sul corpo, sul rapporto dell’individuo con la società, sull’unione dell’uomo con la donna, sul dominio dell’uomo sulla natura.

Dobbiamo chiederGli che si realizzi in noi il suo piano di salvezza in Cristo e nella Chiesa, in modo da essere liberati dal peccato e dalla morte, e poter realizzare in Cristo la sua volontà di recupero dell’innocenza edenica e di attuazione del suo Regno escatologico.

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Lo Spirito Santo è lo Spirito dell’ardore, del fuoco, della santa passione, dell’ardentissimo ed infocato desiderio, per dirla con Santa Caterina da Siena. È quell’amore del quale San Paolo dice: «L’amore di Cristo ci spinge al pensiero che uno è morto per tutti e quindi tutti sono morti» (II Cor 5,14). Dobbiamo chiedere allo Spirito Santo che accenda in noi il fuoco dell’amore.

Lo Spirito Santo completa in noi l’opera di Cristo per il fatto che l’accoglienza dello Spirito comporta la penetrazione della grazia nell’intimo del nostro cuore, dell’anima, dell’intelletto, della coscienza, della volontà, delle emozioni, dei sensi, delle passioni, degli affetti, dei sentimenti, del corpo stesso dei suoi moti fisici, fino allo sguardo, alla parola, ai gesti. Allora tutto il nostro essere risponde con entusiasmo alla chiamata divina.

Immagine da Internet:

- Santa Caterina d'Alessandria, Raffaello, Londra

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