Il successo
di Papa Francesco
Il recente incontro del Papa col Corpo
Diplomatico accreditato presso la S.Sede offre lo spunto ad alcune
considerazioni. Si è verificata la presenza di quasi tutti gli Stati del mondo
e ciò suscita in ogni cattolico certamente una soddisfazione. Ciò è segno della
stima e della considerazione, delle quali gode la S.Sede presso quasi tutte le
potenze mondiali. Essa in più occasioni si è mostrata giudice imparziale e valida
mediatrice di pace, scongiurando il rischio di conflitti imminenti, e
risolvendo le vertenze secondo giustizia Ma tale prestigio della S.Sede è anche
il segno che Papa Francesco riesce a conquistarsi questa stima e questa
considerazione.
Occorre infatti considerare che l’assenza o
la rottura delle relazioni diplomatiche fra Stati comportano solitamente grandi
distanze fra di loro o forti contrasti, che possono giungere fino alla guerra.
Che cosa è che agli occhi di uno Stato può rendere il Vaticano un termine di
relazione poco appetibile, o addirittura sconveniente o sconsigliabile per non
dire odioso?
Non certo il fattore o peso territoriale,
politico, militare o economico, ma è il fattore, morale, religioso e
spirituale. Di solito le relazioni diplomatiche con uno Stato sono rese appetibili,
perché questo Stato offre importati aiuti o collaborazione o vantaggi economici,
politici e militari.
Ma per che cosa le relazioni diplomatiche col
Vaticano possono essere attraenti se non per il suo prestigio morale, per il
suo ascendente religioso, per la sua autorità spirituale, mediatrice di
dialogo, di conciliazione, di giustizia, di concordia e di pace?
Continua a leggere:
Immagine da:
Nessun commento:
Posta un commento
I commenti che mancano del dovuto rispetto verso la Chiesa e le persone, saranno rimossi.