20 settembre, 2022

La vera essenza della filosofia moderna - Seconda Parte (2/4)

 La vera essenza della filosofia moderna

Seconda Parte (2/4) 

Le pretese dell’idealismo

L’idealismo si presenta come la filosofia originaria, la più radicale, la più spirituale, rigorosa, inconfutabile, fondamento del realismo e nel contempo confutazione del realismo oppure legittima alternativa ad esso, il nuovo che sostituisce il vecchio, la verità che sostituisce l’apparenza. Si tratta in realtà di tutte menzogne, che non confuto qui perché sarebbe troppo lungo farlo, ma che da secoli sono state confutate da realisti, filosofi scolastici e tomisti.

L’idealismo pretende di giudicare contradditorio il realismo, quando esso stesso si fonda sulla violazione del principio di non-contraddizione, come apparirà esplicitamente in Hegel, violando il principio sacro dell’onestà e coerenza del pensare, al quale sostituisce la doppiezza e l’ipocrisia.

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Realtà esterna che vuol dire? Che è lì davanti a noi senza che l’abbiamo fatta noi. E chi l’ha fatta? Un’altra realtà, superiore, che chiamiamo Dio. Quindi negare la realtà esterna porta all’ateismo o a sostituirci a Dio nel creare la realtà.

Non c’è dubbio che noi cogliamo il reale nel pensiero ed è impossibile contattarlo direttamente senza far uso del pensiero. Ma per contattare col pensiero il reale esterno non siamo obbligati ad uscire ontologicamente da noi stessi, cosa evidentemente impossibile. 

Eppure nella conoscenza avviene in qualche modo proprio così; essa ci fa uscire da noi stessi, essa ci apre ad accogliere l’essenza o la forma delle cose esterne, esterne non solo spazialmente, ma ontologicamente, quindi i valori morali e spirituali e Dio stesso. 

Noi effettivamente, in certo senso, raggiungiamo la realtà esterna uscendo da noi stessi, e come? Immaterialmente ed intenzionalmente, appunto pensandola; ossia la cogliamo come è in se stessa fuori di noi, ma all’interno di noi, ossia del pensiero e della coscienza. In ciò l’idealista ha ragione.

Che cosa è la cosa? Realtà viene da res, cosa, ente: tutti concetti basilari ed intuitivi, che formiamo fin da bambini da soli, senza che alcuno ce li insegni o ce li definisca. Tutti sanno che cosa significano. Ma questo è il realismo.

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