03 marzo, 2023

Sostanza e relazione nella filosofia della persona - Terza Parte (3/3)

 Sostanza e relazione nella filosofia della persona

Terza Parte (3/3) 

Cartesio

Il cogito cartesiano è la fondazione del relazionismo idealista. Infatti già nel cogito scompare la distinzione fra anima e facoltà. Io non sono una persona dotata della facoltà di pensare: io sono un pensante per essenza (res cogitans), io non ho una ragione, ma sono una ragione sussistente, dunque una relazione intenzionale o conoscitiva sussistente.

Cartesio, peraltro, riprendendo l’antica sofistica greca, già confutata da Aristotele[1], inaugura il pensiero relazionista nella sua forma idealistica, destinata ad avere enorme successo nel pensiero moderno. Per Cartesio la certezza fondamentale di partenza non è quella del sapere che ci sono cose fuori di noi, ma è la certezza di dubitare se ci sono o non ci sono, sicchè per Cartesio, per esser certi che ci sono, bisogna dimostralo.

Per lui, però, sono certo di possedere idee innate. Allora, per dimostrare che esistono cose fuori del mio pensiero, posso e debbo partire dalle idee innate, tra le quali c’è l’idea di Dio. Ora, essendo Dio verace, Egli mi assicura che le idee delle cose che ho in me sono effetti di cose esterne nella mia mente e che quindi corrispondono a cose fuori di me. 

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/sostanza-e-relazione-nella-filosofia_3.html




Bisogna, come ci esorta il Concilio Vaticano II, tornare al realismo di San Tommaso d’Aquino, vero riflesso della sapienza biblica.

 

È questo l’impulso che consiste nella falsificazione della categoria della relazione: il relativizzare la realtà all’idea anziché relativizzare l’idea alla realtà, il confondere la relazione reale con quella di ragione, la relazione contraria con quella contradditoria, la relazione inerente con quella sussistente, la relazione naturale con quella volontaria, la relazione lecita con quella proibita. 

L’impulso di fondo consiste nel negare la persona come sostanza e ridurla ad un accidente, l’accidentale elevato a sostanziale ...

Da qui, in gnoseologia, il senso sostituito all’intelletto, l’identificazione del pensare con l’essere e con l’agire, la confusione del reale con l’ideale, dell’apparire con l’essere …

In metafisica l’essere confuso col divenire, col nulla, con l’idea, con lo spirito, con la materia, con l’io, con l’autocoscienza, con Dio, col mondo, col pensare e con l’agire; l’esistenza al posto dell’essenza, la persona al posto della natura, l’ente confuso con l’essenza, il contingente col necessario, il materiale con lo spirituale, il possibile con l’attuale, il temporale con l’eterno.

In morale, la confusione dell’essere con l’agire, dell’agire umano con quello divino, la confusione della relazione con l’azione …



Immagini da Internet:
- Volto del Cristo, Michelangelo
- Volto, Matisse
- Il Trovatore, De Chirico

 

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