19 maggio, 2023

Tra Freud ed Origene - O col corpo o senza corpo. Dobbiamo deciderci sulla questione della sessualità - Parte Prima (1/5)

 Tra Freud ed Origene

O col corpo o senza corpo.

Dobbiamo deciderci sulla questione della sessualità

Prima Parte (1/5)

 

Saranno una sola carne

Gen 2,24

I termini del problema

Attorno agli anni’30 del secolo scorso andava di moda una canzone che diceva: «gira, rigira, biondina, l’amore e la vita godere ci fa». Da che mondo è mondo, in tutte le civiltà i poeti hanno cantato l’amore sessuale; lo fa anche il Cantico dei Cantici. E che tipo di amore sorge in Adamo, quando vede Eva, se non l’amore sessuale?

È vero, non hanno fatto a tempo ad unirsi, che hanno avuto la disgraziata idea di ascoltare il serpente.  Si sono uniti dopo la caduta, in questa disgraziata terra, già schiavi della concupiscenza, lui dominatore di lei, lei seduttrice di lui. Da allora tutti i poeti hanno sognato un ritorno all’Eden. Non solo, ma la triade amore sessuale-vita-piacere ha costituito una trinomia sempre di nuovo affascinante, nonostante le ripetute delusioni e le amarezze connesse col rapporto uomo-donna. 

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Fontanellato, 21 aprile 2023

La teoria genderista ha diffuso l’opinione che l’esser maschio o femmina non sono forme naturali e fisse della persona umana, ma effetti contingenti della libera volontà umana e del potere che l’uomo ha di plasmare una natura corporea che di per sé non è né maschio né femmina.

Ciò che caratterizza la persona umana per quella teoria è semplicemente lo spirito o, nel caso dei freudiani, la libido. Abbiamo qui uno stranissimo incontro addirittura con Origene, anche se da due posizioni morali diametralmente opposte: per Origene la libertà sta nella liberazione dall’esser maschio o femmina, che non ha alcuna incidenza nella felicità umana, anzi è di ostacolo. 

Per i genderisti, similmente, ma anche viceversa, la persona non è essenzialmente altro che lo spirito (Rahner) o la libido (Freud). Tuttavia, il soggetto si esprime nel sesso, per cui il sesso entra nella felicità dell’uomo, ma solo in quanto ognuno è libero di determinare come preferisce il proprio sesso.

Si capisce allora come la dottrina pontificia di un Pio XII, di un Paolo VI o di un Giovanni Paolo II o del Papa attuale che asserisce l’esistenza naturale e legittima di due soli sessi – o uomo o donna –, con ben precisi caratteri differenziali, senza che l’uomo abbia alcun permesso morale di mutare o aggiungere, per i genderisti è come fumo negli occhi e l’aborriscono.

Immagini da Internet: Edvard Munch

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