La presenza dello Spirito Santo
Stiamo vivendo l’età dello Spirito Santo inaugurata a Pentecoste
Terza Parte (3/5)
Vediamo come Hegel concepisce la Trinità.
«Lo Spirito, rappresentato dapprima come sostanza nell’elemento del puro pensare, è con ciò immediatamente l’Essenza semplice, eguale a se stessa. Eterna, che però non ha questa astratta significazione dell’Essenza, ma la significazione dello Spirito assoluto» (il Padre). «Solo, lo Spirito consiste nell’essere non solo significazione, non l’interno, ma l’effettuale. La semplice Essenza eterna, quindi, sarebbe Spirito solo secondo la vuota parola, se restasse alla rappresentazione e all’espressione dell’essenza semplice ed eterna.
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La nuova legge evangelica, spiega San Tommaso, è la stessa grazia dello Spirito Santo.
Lo Spirito di Dio suscita, agisce e muove tutti gli spiriti e tutto l’universo, il corso della vita e della storia; ma Egli in se stesso è sempre identico a se stesso
La Scrittura paragona lo Spirito Santo al fuoco mobilissimo con la sua fiamma, che divampa, arde, illumina, scalda e distrugge, non però nel senso che muti natura, ma nel senso che la sua natura sta proprio in questa mobilità, che pertanto non vuol dire mutevolezza, perché il fuoco è sempre il fuoco, ma nel senso che agisce con questa mobilità, per cui la sua essenza resta sempre identica a se stessa e il suo modo di agire è ben determinato e regolato dalla sua essenza; ma nel contempo il modo concreto di questo agire e la sua applicazione al mondo varia continuamente nello spazio e nel tempo.
Immagine da Internet
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