20 giugno, 2021

Due proposte di miglioramento della missione domenicana - Prima Parte (1/3)

 Due proposte di miglioramento della missione domenicana

Prima Parte (1/3)

L’ufficio specifico del Domenicano

L’immagine-simbolo ideata dagli organizzatori delle celebrazioni per l’VIII centenario della morte di San Domenico, è una pittura medioevale di una comunità di frati a tavola con San Domenico. Da qui il motto “Domenicani a tavola”, quasi a rappresentare lo spirito fraterno di convivialità del Domenicano.

Certo è un bel simbolo, che però non caratterizza il carisma domenicano. È chiaro infatti che la vita fraterna e comunitaria non è una prerogativa del solo Ordine Domenicano, ma caratterizza la vita religiosa come tale, quale che sia l’Istituto che vive la vita religiosa.

Invece il ben noto carisma tipico dell’Ordine, è la capacità speciale di distinguere il vero dal falso nella fede come partecipazione ufficiale del carisma episcopale. Di conseguenza il Domenicano è un medico dello spirito e in particolare dell’intellectus fidei, che gli consente di diagnosticare e curare le malattie di questo tipo.

Il Domenicano certamente sente tutti gli uomini come fratelli e li tratta come tali, consapevole del fatto che tutti li unisce il comune possesso della ragione naturale, in quanto specificante la natura umana, da tutti ugualmente posseduta. E ad un titolo aggiuntivo e completivo ama i fratelli nella fede, ossia i figli di Dio, fratelli in Cristo e nella Chiesa. 

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/due-proposte-di-miglioramento-della.html

L’immagine-simbolo ideata dagli organizzatori delle celebrazioni per l’VIII centenario della morte di San Domenico, è una pittura medioevale di una comunità di frati a tavola con San Domenico. Da qui il motto “Domenicani a tavola”, quasi a rappresentare lo spirito fraterno di convivialità del Domenicano. 

http://www.domenicani.it/tolosa-alla-mascarella/ 


Un simbolo più adatto per le celebrazioni forse avrebbe potuto essere il notissimo fra noi Domenicani cagnolino che corre con la fiaccola per dar fuoco al mondo, il fuoco che non distrugge gli eretici, come purtroppo in passato si è inteso, ma le eresie, diffondendo dappertutto il sacro e benefico fuoco dello Spirito Santo, secondo le parole del Signore: «sono venuto a portare il fuoco sulla terra» (Lc 12,49). 

Immagini da internet

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