Il nazismo esiste ancora
Terza Parte (3/3)
I mostri possono ritornare
Dagli amici mi guardi Dio,
chè dai nemici mi guardo io.
Il problema più grave ed insidioso per la Chiesa di oggi non è quello dei nemici aperti, i nemici dichiarati, che la perseguitano con la violenza e le calunnie, ma è quello dei degli ipocriti e dei farisei, dei falsi cristiani e dei falsi cattolici, dei falsi progressisti che in realtà sono modernisti, dei falsi sostenitori della Tradizione che in realtà sono indietristi, dei falsi cristi, dei falsi profeti e dei falsi veggenti.
La Chiesa nella sua storia ha sempre avuto i principali nemici dall’esterno, che l’hanno perseguitata fisicamente con azioni distruttive aperte a cominciare da dichiarazioni di illegalità, alla proibizione della pratica religiosa, alle sanzioni penali, alla schiavizzazione, alla soppressione di istituti religiosi, fino a giungere alle uccisioni e alle stragi.
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Troppo facilmente certi cattolici credono che la normalità della vita cristiana si esaurisca nelle opere esterne, nella regolarità delle azioni esterne, nell’assenza di delitti o atti criminosi esterni. Invece non danno importanza a ciò che avviene o si compie nei cuori e nelle menti, nel mondo del pensiero, della coscienza, delle dottrine e delle idee.
A conclusione del mio articolo, voglio dire che al di là del profondo contrasto che abbiamo visto fra nazismo e cristianesimo, nulla ci impedisce di chiederci: è possibile un confronto fra dottrina cristiana e dottrina nazista? Ciò è qualcosa di simile al confronto fra realismo e idealismo, fra teismo e panteismo, fra totalitarismo e democrazia, fra egocentrismo e teocentrismo, fra volontà di obbedienza e volontà di potenza, fra servizio a un solo padrone e servizio a due padroni, tra chi vuole la vita libera dalla morte e chi la vuole con la morte, tra chi vuole solo il vero e chi lo vuole col falso, tra chi vuole solo il bene chi lo vuole misto al male.
È evidente come dall’idealismo si può ricavare anche il materialismo e come il panteismo vada di braccetto con l’ateismo. Se infatti l’essere si distingue in essere spirituale ed essere materiale e se il pensiero coincide con l’essere, non avremo solo la riduzione della materia a pensiero (Berkeley), ma anche la riduzione del pensiero a materia (Locke). E se Dio è il mondo (Hegel), e quindi tutto è Dio, sarà vero anche che il mondo è Dio (Spinoza) e quindi non occorre un creatore del mondo.
Siamo grati alla cultura tedesca per l’esempio che ci dà di serietà e di laboriosità, per il servizio che ci rende in tanti campi del sapere e dell’agire, gli stimoli che offre alla ricerca e al progresso culturale, ma è anche nostro dovere essere vigilanti e non lasciaci ingannare dal luccichìo di una falsa libertà o di una illusoria sapienza. Guardiamoci dai falsi cristi e dai falsi profeti.
Immagini da Internet:- Biblioteca Trinity College Dublin
- Biblioteca Vaticano
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