03 marzo, 2025

Non si tratta la pace con le armi in mano, ma con le ragioni nella mente

 

Non si tratta la pace con le armi in mano,

ma con le ragioni nella mente

Oggi più che mai è pericolosissimo per tutti concepire l’atteggiamento che l’Occidente deve avere verso la Russia sul modello del giudice nei confronti del criminale o della pubblica autorità che lo conduce a miti consigli con la forza della coercizione o costringendolo con la sanzione penale o la minaccia della pena.

Oggi nessuna nazione che non sia accecata dalla superbia e dall’imperialismo può permettersi di far pace con una nazione avversaria con un simile modo di ragionare, che poteva ancora funzionare fino all’invenzione delle armi atomiche, ma che oggi – e lo sanno tutti – non funziona più. Nessuna grande potenza può obbligare un’altra a far pace con lei sotto la minaccia delle armi atomiche.

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La storia da duemila anni, con la nascita della Chiesa e delle comunità e delle famiglie cristiane, dimostra nei fatti e con gli esempi che un’umanità pacifica e concorde, nella giustizia e nella libertà, una umanità felice, ben ordinata e virtuosa, una comunità fatta da fratelli che si amano, una umanità capace di un continuo progresso sociale, economico, culturale, politico, morale e  spirituale non è impossibile, non è un’utopia, ma si può cominciare a realizzare sin da quaggiù, sia pur sempre tra i difetti e le debolezze della vita presente, seguendo le vie e le norme del Vangelo e con l’aiuto della grazia divina.

Immagine da Internet: Santi Cirillo e Metodio

02 marzo, 2025

Il Mistero Eucaristico - Conferenza del Servo di Dio P. Tomas Tyn - Parte Seconda (2/2)


Il Mistero Eucaristico

Conferenza del Servo di Dio P. Tomas Tyn

 Parte Seconda (2/2)

Ho il piacere di presentare questa conferenza del Servo di Dio Padre Tomas Tyn, dedicata ad una analisi teologica dell’atto della Consacrazione Eucaristica nella Messa, nonché della presenza reale di Cristo nell’Eucarestia e all’esame di alcune delicate questioni che nascono dalle riflessioni sul Mistero dell’Eucarestia.

Questi pensieri appaiono oggi particolarmente opportuni in un clima ecclesiale segnato purtroppo da diverse parti da una tendenza liturgica che non riconosce al Mistero Eucaristico, e quindi alla Santa Messa la sua vera dignità, riducendola ad una semplice memoria dell’Ultima Cena e ad uno stimolo di carità sociale, mentre nel contempo purtroppo dispiace dover constatare in certi ambienti un’attenzione all’essenziale del Mistero Eucaristico, ma in un contesto spirituale di dissidio nei confronti di una piena comunione ecclesiale.

P. Giovanni Cavalcoli

Fontanellato, 28 febbraio 2025

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P.Tomas Tyn, OP - I Meditazione - Eucarestia S.Messa - Bologna, 16 - 30 marzo 1985

Conferenza sul sacrificio della Santa Messa per il Terzo Ordine Domenicano presso la Basilica di San Domenico in preparazione alla Santa Pasqua del 1985 - N. 3 Meditazioni

 Audio:   6a) http://youtu.be/xgbBROL5XfY

Cf. : http://www.arpato.org/testi/lezioni_dattiloscritte/Sacrificio-SMessa.pdf

Prima Meditazione - Parte Seconda

Registrazione e custodia dell’audio a cura di diverse persone

          A differenza però della creazione, nella quale prima c’è un puro nulla, e dopo c’è tutto l’ente, nella transustanziazione c’è il passaggio, diciamo così, dal pane e dal vino soggetti ai loro rispettivi accidenti, al corpo e al sangue di Cristo sotto accidenti che non sono suoi propri. Non nel senso che gli accidenti del pane e del vino ineriscano al corpo e al sangue di Cristo. Questo è impossibile. Però mentre nella creazione prima non c’è nulla e dopo c’è tutto, nella conversione sostanziale prima c’è una sostanza e dopo c’è un’altra sostanza con altri accidenti, che non sono i suoi. 

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San Tommaso, che è sempre molto delicato e raffinato nelle sue analisi filosofiche, dice che la transustanziazione si colloca tra la generazione sostanziale, di cui abbiamo esempi nella natura, e un atto che solo Dio può compiere che è appunto la creazione. È un qualche cosa di quasi più vicino alla creazione che alla generazione delle cose.

In questo senso solo Dio agisce. E anche qui, come in generale nella creazione, Dio non si serve di strumenti. 

Ci sono le parole, che sono quelle stesse di Gesù, che il sacerdote pone per così dire nello spazio e attraverso queste Dio produce questo prodigio, che è il passaggio sostanziale del pane e del vino nella sostanza del corpo e del sangue di Cristo. C’è il sacerdote eterno, il sacerdote principale, Gesù. Poi ci sono i poveri sacerdoti ministri, i quali prestano la loro voce a Gesù stesso. E poi soprattutto, al di là di queste parole, c’è l’anima del sacerdozio, c’è l’anima del sacrificio, c’è l’anima di Gesù piena di questa carità oblativa che vuole sacrificarsi, che vuole espiare.

Nella Santa Messa noi abbiamo la grazia unica di partecipare, al di là dei secoli, e della distanza spaziale, al mistero del Calvario. Bisogna proprio essere lì come se stessimo davanti alla croce di Cristo Signore, storicamente piantata sul Golgota. Bisogna partecipare a questo sacrificio con gli stessi sentimenti di Maria Santissima e di San Giovanni davanti alla croce di Gesù. 

Immagine da Internet: Il trionfo del mistero eucaristico, Pietro Paolo Vasta