22 dicembre, 2020

Il Dio che si fa uomo e l’uomo che si fa Dio - Meditazione sul Natale

  Il Dio che si fa uomo e l’uomo che si fa Dio

Meditazione sul Natale

Siamo giunti oggi ad un punto della storia nel quale siamo tutti chiamati a prender posizione in un’alternativa alla quale non possiamo sfuggire, siamo tutti chiamati ad affrontare una sfida che coinvolge il nostro destino, è giunta l’ora della verità. Ormai sono chiari i termini del conflitto, i termini della sfida: la battaglia decisiva oggi è attorno all’uomo.

Il confronto è su che cosa è l’uomo, qual è il valore, il bene e il potere dell’uomo. Ma ciò implica necessariamente anche altre sfide connesse con il quesito sull’uomo. La sfida è anche su cosa è la verità: essa è ciò che è in sé o ciò che appare a me? La sfida è anche sulla morale: cosa è bene e cosa è male? Quello che voglio io o quello che vuole Dio? Che cosa è la libertà? Obbedire agli uomini od obbedire a Dio od obbedire a me stesso? Con la morte tutto è finito o c’è una sopravvivenza in un al di là?

È l’uomo stesso ad essere Dio o Dio trascende l’uomo? L’uomo è il sommo bene o trova la felicità in un sommo bene che lo supera? L’uomo trova la sua felicità da sé o la ottiene da Dio? Occorre andare oltre l’uomo o l’uomo basta a sé stesso? Questa è la sfida. Chi ha ragione? 

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/il-dio-che-si-fa-uomo-e-luomo-che-si-fa.html 

 

 

 

Lo gnostico si considera Dio, per cui il suo esser uomo è il passare dal suo Io assoluto al suo io empirico, una storpiatura mostruosa del mistero dell’Incarnazione.

 

 

Quanto al pelagiano, egli si considera un superuomo, un Prometeo capace di strappare il fuoco agli dèi, in linguaggio cristiano, di elevarsi da sé alla grazia e addirittura di conquistare la natura divina.

 

 

 

 

 Immagini da internet


 

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