06 gennaio, 2022

La consostanzialità col Padre - Tomas Tyn - Seconda Parte (2/3)

 La consostanzialità col Padre

Seconda Parte (2/3)

P.Tomas Tyn, OP

 Adesso abbiamo appena passato questo gioioso tempo natalizio. Nel Bambino nato a Betlemme, nella sua fragilità umana, nella sua piccolezza umana, dobbiamo considerare e contemplare la grandezza del Verbo che eternamente procede dal Padre.

Come il Figlio che è nel seno del Padre dall’eternità ci rivela il volto del Padre, come dice appunto San Giovanni nel suo Prologo, così questa preesistenza del Verbo che è sempre presso il Padre per cui è Lui solo che conosce il Padre, tramite la sua umanità assunta nel grembo della Vergine Madre, è in grado di rivelarci il volto del Padre.

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 Abbiamo appena passato questo gioioso tempo natalizio. Nel Bambino nato a Betlemme, nella sua fragilità umana, nella sua piccolezza umana, dobbiamo considerare e contemplare la grandezza del Verbo che eternamente procede dal Padre.

Come il Figlio che è nel seno del Padre dall’eternità ci rivela il volto del Padre, come dice appunto San Giovanni nel suo Prologo, così questa preesistenza del Verbo che è sempre presso il Padre per cui è Lui solo che conosce il Padre, tramite la sua umanità assunta nel grembo della Vergine Madre, è in grado di rivelarci il volto del Padre.

L’unico modello della Trinità possibile è quello che si può ricavare dalla analogia tra la vita spirituale dell’uomo e la vita spirituale infinitamente più grande di Dio. Solo che è un’analogia, notate bene: analogia vuol dire che c’è una differenza essenziale tra uomo e Dio; solo così relativamente c’è qualche somiglianza lontana.

Allora, in Dio avviene che Dio non solo possiede la vita, ma Dio è Vita, Dio non solo ha pensieri, ma Dio è il suo Pensiero e tutto ciò che pensa; Dio non solo ha l’amore, ma è l’Amore, cioè è la facoltà volitiva e l’atto d’amore. Dio è amore, esclama ancora San Giovanni. Quindi Dio è Spirito, Dio è Pensiero, Dio è Verbo e Dio è Amore.

Vedete la differenza tra la nostra povera spiritualità umana, che è un lumino appena acceso e quel sole divino. Il nostro lumino appena acceso, la nostra spiritualità umana ci rivela già la grandezza della vita spirituale, però nella finitezza dell’essere umano; per cui noi uomini, in quanto spirituali, siamo chiamati a pensare e ad amare l’infinito, l’infinito Vero e l’infinito Bene. E questo ci imparenta con Dio. 

Immagini da internet

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