10 febbraio, 2021

La dinamica della salvezza in San Tommaso, Luigi Molina e Lutero - Terza Parte (3/3)

  La dinamica della salvezza in San Tommaso, Luigi Molina e Lutero

Terza parte (3/3) 

La fede come principio della salvezza

Certamente la fede per Tommaso, Molina e Lutero è accogliere per vero l’insegnamento di Cristo in forza dell’autorità di Cristo. Senonchè però, mentre per Tommaso e Molina il Papa ha da Cristo il compito di interpretare infallibilmente la Parola di Cristo, per Lutero questa Parola, contenuta nel Vangelo, è già chiara per sé stessa e non ha bisogno di essere interpretata, se non dall’esegeta biblico.

Per Lutero la fede non è tanto l’accettazione dei dogmi, quanto piuttosto uno slancio fiducioso del cuore e di tutti noi stessi verso Cristo, che parla, con la nostra convinzione che Cristo non ci abbandona, ma accoglie il peccatore, pentito o non pentito che sia, in quanto il pentimento come opera del libero arbitrio, è superato dall’opera della grazia. 

La sciagura per l’uomo, che lo priva della salvezza, non è quindi per Lutero la disobbedienza ai comandamenti, ma è il rifiuto della fede fiduciale, cioè che Cristo ha promesso di salvarmi. Può Dio mancare alle promesse?

Tommaso invece e Molina non ammettono che Cristo ci prometta di salvarci, ma solo ci rivela la via dei mezzi della salvezza, per cui ci salviamo solo se osserviamo i comandamenti.

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/la-dinamica-della-salvezza-in-san_10.html


Certamente la fede per Tommaso, Molina e Lutero è accogliere per vero l’insegnamento di Cristo in forza dell’autorità di Cristo. 

Senonchè però, mentre per Tommaso e Molina il Papa ha da Cristo il compito di interpretare infallibilmente la Parola di Cristo, 

per Lutero questa Parola, contenuta nel Vangelo, è già chiara per sé stessa e non ha bisogno di essere interpretata, se non dall’esegeta biblico.


 

Resta sempre valida e necessaria la soluzione tomista, 

capace di comprendere l’istanza luterana della gratuità della salvezza

e nel contempo di tener conto dell’evidente insegnamento della Scrittura circa la funzione essenziale del libero arbitrio, 

mosso da Dio eppure libero, come mezzo per la pratica dei comandamenti, sostenuto dalla grazia, pratica che è condizione essenziale per meritare il paradiso.

 

Immagini da internet

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