11 marzo, 2021

Il progetto del demonio - Quarta Parte (4/4)

  Il progetto del demonio

Quarta Parte (4/4)

Che cosa è successo a Giuda?

Interessantissima per il nostro argomento è la tragica vicenda di Giuda.  Scelto da Cristo per la missione apostolica, evidentemente aveva tutte le qualità per svolgerla bene e farsi santo. E d’altra parte Cristo ha trovato certamente in lui un terreno favorevole, altrimenti si sarebbe rivolto ad altri.

Dunque inizialmente Giuda a che cosa aspirava? Al cielo e non alla terra. Ma poi che cosa è avvenuto? È intervenuto il diavolo per convincerlo che Gesù era un illuso perso tra le nuvole e che la vera felicità non è nell’al di là, ma nell’al di qua. E Giuda c’è cascato. Ecco perché il Vangelo dice che era un «ladro» (Gv 12,6), perché nelle sue aspirazioni aveva sostituito i beni materiali a quelli spirituali. Oggi diremmo che era diventato marxista.

L’azione di Satana nel provocare la morte di Gesù si manifesta in modo esplicito nella narrazione giovannea, laddove l’Evangelista riferisce che «il diavolo aveva messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradire Gesù» (Gv 13,2).

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Il demonio toglie dal nostro cuore il seme della Parola di Dio seminato dal divino Seminatore (cf Mt 13,28). 

In tal modo ci viene meno la luce che ci guida, la medicina che ci guarisce, la verità che ci libera, il tonico che conforta, la certezza che risolve il dubbio, il padre che ci corregge, il giudice che ci fa comprendere i nostri meriti, la madre che ci consola, il cibo che ci nutre, la speranza che ci sostiene, il dono che ci dà gioia. 

 

 


Il demonio è abilissimo nel riconoscere le nostre basse voglie, i nostri punti deboli e nostri stati d’animo, non perché sappia leggere le nostre intime intenzioni note solo a Dio, ma perché sa interpretare i moti dei nostri sensi interni e soprattutto le manifestazioni esterne di questi moti. D’altra parte il diavolo sa bene anche dove siamo ben difesi ed evita di esporsi lì.

Per questo, al fine di progettare un’azione contro di lui, che gli resti segreta, occorre che noi ci chiudiamo all’interno della nostra coscienza, quello che Santa Teresa di Gesù chiama «castello interiore», una fortezza interiore ben difesa ed impenetrabile alla curiosità del demonio.

 Immagini da internet

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