06 luglio, 2023

I beati del paradiso vedranno i dannati dell’inferno? - Seconda Parte (2/3)

  I beati del paradiso vedranno i dannati dell’inferno?

Seconda Parte (2/3) 
 

L’aspirazione a un’umanità fraterna

Un aspetto essenziale della beatitudine a cui aspira l’uomo amante della pace è il poter vivere in una società giusta e fraterna basata sull’amore reciproco:

 

«ecco, quanto è buono e quanto è soave che i fratelli vivano insieme! È come olio profumato sul capo, che scende sulla barba, sulla barba di Aronne, che scende sull’orlo della sua veste. È come rugiada dell’Hermon, che scende sui monti di Sion. Là il Signore dona la benedizione e la vita per sempre» (Sal 133).

Cristo è venuto per dare all’umanità la possibilità di realizzare questo ideale. Tuttavia ci avverte che non tutti lo accettano, ad anzi alcuni lo avversano. Per questo, occorre combattere e soffrire per la sua realizzazione, come ce ne ha dato esempio Lui salendo sulla croce. Per questo, nel futuro regno che Egli fonda, fondando la Chiesa, non tutti entreranno, ma solo coloro che accettano le condizioni che Egli pone affinchè la società possa vivere in pace. 

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/i-beati-del-paradiso-vedranno-i-dannati_6.html

 

La realtà è, come insegna la Scrittura, che conferma le convinzioni della ragion pratica naturale, che tutti gli uomini sanno che Dio esiste e che devono rispondere a Dio del loro operato. Ognuno di noi fa la sua scelta: o per Dio o contro Dio. Tutti quindi sono convocati al Tribunale di Dio nell’ultimo Giorno. Nessuno può dire che non sapeva. Ciò che è possibile, come dimostra il discorso di Cristo di Mt 25, è che alcuni Lo abbiano servito senza rendersene conto.

La salvezza cristiana è quella di coloro che hanno temuto Dio e le sue leggi, hanno compreso il senso della sua severità, si sono pentiti dei loro peccati e sono tornati a Lui. Ma che salvezza è quella di coloro che s’immaginano un Dio che lascia passare benevolo tutti i loro peccati e poi li premia con un’eterna felicità? Felicità per che cosa?

Ebbene, il paradiso non è altro che il luogo di coloro che hanno raggiunto per sempre quel sommo bene, Dio, che hanno sempre desiderato e al quale hanno dedicato la loro vita. L’inferno è il luogo di coloro che hanno voluto affermare il proprio io, centrare tutto attorno a se stessi, sono soddisfatti di se stessi, della propria volontà e della propria libertà

Immagine da Internet: Giudizio universale, Giovanni Mauro Della Rovere detto il Fiammenghino

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