20 giugno, 2023

Trattato sugli Atti umani - P. Tomas Tyn - Lezione 2 (2/2)

 

 Trattato sugli Atti umani

P. Tomas Tyn

Lezione 2 (Parte 2/2)

P.Tomas Tyn, OP - Corso “Atti Umani” - AA.1986-1987 - Lezione n. 12 (A-B)

Bologna, 20 gennaio 1987 - Fine Ultimo n. 12 (A-B)

http://www.arpato.org/corso_attiumani.htm

 

… invalida il matrimonio … non è facile …

Sì. E’ molto importante anche, sì, è molto importante. Però lì forse la distinzione, cioè penso, anzi sono convinto che la distinzione è quella tra l’aspetto giuridico e morale, Cioè quella persona

… anche nel campo morale …

Non lo intravvedo. Perché, vedi, in questo campo bisogna che ci pensi ancora meglio. Ma, per adesso non intravvedo molto questa possibilità. Lì il conflitto si verifica veramente tra il giuridico e il morale. Cioè, non è lecito contrarre il matrimonio condizionato, anche solo moralmente da minacce o cose del genere, son cose orrende che talvolta effettivamente si verificano, genitori che costringono i figli proprio a contrarre un matrimonio contro la loro volontà.

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/trattato-sugli-atti-umani-p-tomas-tyn_20.html

Alimenti nel Medioevo

 

Riguarda la concupiscenza, S.Tommaso analizza il suo influsso appunto sulla volontà. Cioè succede che qualcuno agisca spinto da una forte concupiscenza. Concupiscenze che poi generalmente, come materia della temperanza, sono legate a questo duplice istinto fondamentale della conservazione della vita dell’individuo e della specie, cioè l’istinto nutritivo e l’istinto sessuale, procreativo.

Può succedere che qualcuno agisca spinto da una fortissima passione. In quel caso che cosa succede? Per esempio, uno che ha molta, ma molta fame. Se per sfamarsi compie un peccato, certamente agisce male. Però agisce spinto dalla passione.

Allora, la questione è questa. La spinta passionale concupiscente scusa dal peccato, attenua il peccato? Diminuisce la responsabilità morale, diminuisce in qualche modo il volontario perfetto o lo aumenta o che cosa succede esattamente? 

 

Mare in tempesta, Turner

La tesi di S.Tommaso è sorprendente. La tesi è questa: la concupiscenza non causa l’involontario, ma addirittura contribuisce a rendere l’atto più volontario.

La differenza tra chi agisce per concupiscenza e chi agisce per paura è questa. Nel caso di chi agisce per paura, rimane attualmente la ripugnanza della volontà in astratto, almeno in astratto; c’è la volontà ripugnante a fare ciò che si fa, a gettare la merce. 

Il commerciante che, in pericolo di vita deve gettare la merce a mare, insomma, si sente a disagio, velleitariamente vuole, anche se poi di fatto butta volentieri anche la merce a mare pur di salvarsi. Ma per il resto gli rimane un minimo di ripugnanza con ciò che fa. Invece, in chi agisce per concupiscenza, è annullata ogni ripugnanza. Cioè la volontà vuole ciò che desidera anche la concupiscenza.


Immagini da Internet

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