29 ottobre, 2020

Papa Francesco e gli omosessuali

  Papa Francesco e gli omosessuali

Da dove parte il Papa

Nell’ultima parte dell’Enciclica Fratelli tutti il Papa, con alcune elevate considerazioni filosofiche, mostra il fondamento ontologico, antropologico e morale della fratellanza umana universale, facente capo alla dignità della persona umana e all’universalità della natura umana, creata ad immagine e somiglianza di Dio, uomo e donna, fondamento dell’uguaglianza umana e dell’universalità della legge morale naturale, uguale per tutti e per conseguenza degli inalienabili ed insopprimibili diritti ed indispensabili doveri universali dell’uomo, corrispondenti ai divini precetti del decalogo mosaico, norme supreme della legislazione della Comunità internazionale, nonché delle costituzioni e dei codici civili degli Stati.

Questa poderosa affermazione dell’oggettività ed universalità della natura umana, congiuntamente a quella della assoluta obbligatorietà per tutti della legge morale naturale, obbedendo alla quale ogni uomo raggiunge la sua perfezione e la sua felicità, è accompagnata per tutto il corso dell’Enciclica da una severa e martellante condanna di ogni forma di individualismo, soggettivismo, edonismo, idealismo, chiusura mentale, egocentrismo, sopruso, ingiustizia individuale e sociale, politica ed economica, violenza fisica, psicologica o morale, sotterfugio, falsa libertà e volontà di dominio e di potenza del soggetto individuale o collettivo, che pretenda di sottrarsi all’obbedienza alla legge di Dio ed al rispetto della legge e del diritto naturale.

Papa Francesco respinge quindi nettamente la concezione rahneriana della persona, intesa come soggetto singolo autoregolantesi, che non applica nel concreto le esigenze di una natura umana oggettiva ed universale, ma determina liberamente il proprio essere singolo, in una plasmazione di sé e in un’autotrascendenza atematica ed immanentistica, in forma totalmente soggettivistica ed esistenziale, al di fuori di ogni partecipazione a un bene comune ed universale.

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Il primo passo per gustare questa bellezza è dato dalla comprensione e dall’ammirazione per il progetto divino sulla sessualità umana, progetto che possiamo contemplare nel racconto della creazione di Adamo ed Eva, congiuntamente al progetto escatologico della felicità finale dell’uomo e della donna, dopo la conclusione della travagliata storia della natura decaduta ma redenta dal sangue di Cristo.

 
 
 
Creazione di Adamo Ed Eva, bassorilievo, Firenze 
Gesù Cristo risorge da morte, icona
 
Immagini da internet 

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