27 luglio, 2023

Un nuovo studio sulla massoneria - Come agisce la massoneria oggi?

 Un nuovo studio sulla massoneria

Come agisce la massoneria oggi?

Le ragioni storiche del nascere della massoneria

Gaetano Masciullo, giovane promessa della filosofia cattolica italiana, ci ha lasciato recentissimamente un accurato e documentato studio sulla massoneria, La tiara e la loggia. La lotta della massoneria contro la Chiesa, per i tipi delle Edizioni Fede&Cultura di Verona, argomento notissimo, questo della massoneria, molto complesso, di non facile interpretazione, di estrema importanza ed attualità per l’influsso palese od occulto che la massoneria, società ben organizzata ed efficiente su scala mondiale ormai da tre secoli,  con inflessibile determinazione, idee precise sapendo quello che vuole, pur sapendosi abilmente camuffare, esercita sulla società, la politica e la cultura di oggi, nonchè nella Chiesa stessa, con l’offrire a volte utili contributi alla civiltà e al progresso umano, ma nel contempo e più spesso tramando contro la Chiesa e mirante al predominio politico mondiale, nel suo dichiarato proposito di porsi come suprema fautrice e garante dell’umana felicità, e quindi sostituendosi al cristianesimo nella sua missione salvifica universale.

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I Rosa-Croce partivano da un principio cabalistico, per il quale non è impossibile, ma possibile ed anzi necessario e divino, che l’ente sia e non sia simultaneamente. Dio stesso è principio sia del bene che del male. Dio contraddice a se stesso per poi conciliarsi con se stesso.

Occorre però distinguere il contradditorio dall’atto malvagio, il contraddirsi dal contraddire. Mentre il contradditorio è impossibile, come aveva già dimostrato Aristotele, il male è possibile, ed anzi esiste realmente. 

Che rapporto c’è fra il contraddirsi e il contraddire? Fra il disobbedire a Dio e il disobbedire alla verità? Fra l’assurdo e lo scetticismo? Il servire a due padroni ovvero la doppiezza nasce dal contraddire e il contraddire comporta il contraddirsi, anche se il contraddirsi è possibile, ma non è possibile un ente contradditorio in forza del principio di identità, illustrato da Aristotele, principio primo dell’essere e del pensiero.

Ebbene, il cabalista, come Protagora, come Cartesio e come Hegel, crede che l’ente contradditorio possa esistere, ma con ciò, come dimostrò Aristotele, annulla l’atto del pensare. Come dunque può esistere l’intenzione maligna? Come può esistere un pensiero che fa riferimento al contradditorio, ossia all’impossibile, mentre la realizzazione di quel pensiero, ossia il peccato, è possibile? Perché il soggetto concepisce un fine realizzabile sì, altrimenti il peccato non esisterebbe, ma che non è un vero bene, bensì un falso bene, la cui falsità è dimostrabile in base al principio di non-contraddizione.

Immagini da Internet:
- Croce sormontata da una rosa, incisione dal Summum Bonum di Robert Fludd
- foto di una rosa 



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