18 aprile, 2024

Guerra e dignità umana - La questione della liceità del servizio militare - Prima Parte (1/2)

 

Guerra e dignità umana

La questione della liceità del servizio militare

 

Prima Parte (1/2)

 

In che senso la guerra è la negazione della dignità umana?

 

Come sappiamo, nei primissimi secoli prima di Costantino molti cristiani furono martirizzati perché convertendosi al cristianesimo, abbandonavano il servizio militare. Trovavano incompatibile con l’amore del prossimo e l’onore di Dio stare al servizio di un Imperatore considerato un dio, che perseguitava i cristiani.

 

Oggi in Italia e in molti Stati del mondo democratici abbiamo la figura del cappellano militare per l’assistenza religiosa delle truppe, le quali non vedono alcuna contraddizione tra la professione del militare e la pratica della vita cristiana.  È giustificata questa convinzione?

La Dichiarazione Dignitas infinita affronta la questione della liceità della guerra e se essa comporti un’offesa alla dignità umana. Far guerra è violazione del comandamento Non uccidere?

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La Dichiarazione Dignitas infinita affronta la questione della liceità della guerra e se essa comporti un’offesa alla dignità umana. Far guerra è violazione del comandamento Non uccidere?

Il fenomeno della guerra moderna è di estrema complessità.

Per Hegel i vincitori hanno sempre ragione per il semplice fatto che vincono. È evidente che qui non siamo davanti al criterio della giusta guerra, ma all’apologia della violenza e della barbarie. Qui evidentemente non siamo davanti alla forza spirituale della ragione, che basandosi sulla giustizia produce giustizia, ma alla ragione della forza, alla forza bruta dell’irrazionale, alla barbarie mascherata da ragione, che è violenza, odio e sopraffazione.

Dio certamente non vuol la morte di nessuno, ma vuole la difesa del povero, del debole, dell’indigente, vuole la liberazione dell’oppresso e il rispetto della dignità umana in noi e negli altri. Se dunque in nome di questo rispetto dobbiamo ripudiare un’ingiusta guerra, in nome della difesa di questa stessa dignità, siamo chiamati da Dio, custode dell’umana dignità, a far uso delle armi, quando e se è necessario. Chi ci impedisce qui di usare il termine guerra nel significato neutrale che ho spiegato?

Immagine da Internet: San Martino di Tours

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