30 giugno, 2020

Bisogna prendere da Dio anche il male

Bisogna prendere da Dio anche il male

Giobbe citato a sproposito

Deus dedit, Deus abstulit:
          sit nomen Domini benedictum

Sul sito della CEI il 26 giugno scorso è apparso un documento della Commissione dottrinale della CEI dal titolo È risorto il terzo giorno, contenente alcune considerazioni spirituali-teologiche relative all’attuale pandemia. Al paragrafo intitolato Il Sabato Santo troviamo le seguenti parole:

In questi mesi, purtroppo, sono state anche rilanciate interpretazioni teo-logiche fuorvianti sulle origini della pandemia, presentata come punizione o flagello di Dio per i peccati degli uomini. Sono interpretazioni che hanno il sapore amaro delle parole degli amici di Giobbe che, presumendo di dare una spiegazione “logica”, finiscono per non sentire il dolore dei sofferenti e quindi non pensano secondo il Dio della Bibbia.

Queste parole sono l’effetto di un equivoco gravissimo: il credere che l’interpretare la pandemia come castigo divino per i peccati dell’umanità sia necessariamente connessa ad una mancanza di pietà per i sofferenti. Questa tesi è falsissima. Al contrario, è proprio la pietà per i sofferenti che induce il predicatore a far presente ai peccatori sofferenti che la pandemia è un castigo divino per i loro peccati. Misericordioso è infatti colui che, vedendo qualcuno nel pericolo, lo avverte affinché egli possa scampare.

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Immagine da internet

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