25 luglio, 2020

Luigino abolisce la colpa

Luigino abolisce la colpa

Che cosa ha combinato Luigino questa volta

Il mio peccato mi sta sempre dinnanzi
Sal 50,5

Luigino Bruni si è rifatto vivo nel numero di Avvenire del 19 luglio scorso con l’articolo È Dio, quindi mi somiglia col sottotitolo Non siamo amati perché senza colpa, ma perché siamo amati-e-basta, con una citazione di Bonhöffer: «saremo chiamati nuovamente a pronunciare la parola di Dio in modo che il mondo ne sarà cambiato e rinnovato. Sarà un linguaggio nuovo, forse completamente non religioso» e con un ammonimento-esergo: «la cultura della colpa e del sacrificio nasconde molte insidie».

Ce n’è abbastanza per un denso commento su temi di grande importanza. Sappiamo ormai come è fatto Luigino: parte con buoni pensieri attorno a qualche Salmo e poi improvvisamente dà una brusca virata guastando tutto quello che ha detto fino a quel punto con controsensi teologici, che sconfinano nella bestemmia. È già la sesta volta che nello spazio di due mesi Avvenire pubblica le sue bravate, con grave danno al suo prestigio di quotidiano cattolico e mettendo a dura prova i lettori, che smettono di comprare il giornale.

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Immagine da internet

2 commenti:

  1. Forse di Bonhoefer, Luigkno, il suo direttore e chi ce li tiene, ricordano solo ciò che torna loro comodo. Dovrebbero meditare queste altre parole: “La grazia a buon prezzo è il nemico mortale della nostra chie­sa. Noi oggi lottiamo per la grazia a caro prezzo. Grazia a buon prezzo è annunzio del perdono senza pentimento, è batte­simo senza disciplina di comunità, è santa Cena senza confes­sione dei peccati, è assoluzione senza confessione personale. Grazia a buon prezzo è grazia senza che si segua Cristo, grazia senza Croce, grazia senza il Cristo vivente, incarnato” (Dietrich Bonhoefer, Nachfolge, 2007, p. 24).

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    1. Caro Stefano, congratulazioni per avere trovato questo interessantissimo passo di Bonhoeffer, dove il famoso teologo protestante, con una notevole onestà, respinge il perdonismo luterano. Certamente è una bella lezione per Luigino, il quale si considera cattolico, mentre ragiona da protestante.

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