02 luglio, 2023

La gnoseologia di Lutero - Prima Parte (1/2)

 

La gnoseologia di Lutero

Prima Parte (1/2)

«appartengo al partito di Ockham»

La teologia di Lutero non ha preoccupazioni speculative e di indagine razionale come quella San Tommaso, ma è mossa da uno stato emotivo di entusiasmo e commozione davanti al mistero di Cristo Salvatore e quindi da interessi eminentemente soteriologici e kerygmatici.

Essa si muove sul solco della sensibilità agostiniana dell’io che si pone davanti a Dio nel dialogo, nell’ascolto, nella riflessione, nell’annuncio, nella testimonianza personale. Nasce dal dialogo personale con Dio. Il Dio di Lutero non è il Dio in sé, ma il Dio in-me e il Dio-per-me. Non è il Dio della ragione naturale, ma è Cristo, è lo Spirito Santo. È Dio Padre misericordioso che giustifica distogliendo lo sguardo dai nostri peccati e guardando alla giustizia del Figlio incarnato.

Lutero non s’interroga sulla natura della conoscenza; semplicemente pratica il suo modo d’intendere il sapere senza riflettere e senza chiedersi se il suo modo di pensare è o non è corretto. Per questo egli non ci offre una gnoseologia esplicita; non ci dice come funziona l’intelletto o la ragione nella conoscenza della realtà. La sua gnoseologia la ricaviamo dall’esame del modo col quale egli esercita il suo pensare. 

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/la-gnoseologia-di-lutero-prima-parte-12.html

 

La polemica di Lutero contro la ragione non sembra essere contro la ragione come tale, ma sembra che egli polemizzi contro quello che egli ne considera un uso sofistico, contro quella ragione superba e piena di se stessa che acceca la sguardo.

L’intento non era male, perché è verissimo che nella storia della filosofia vi sono sempre stati filosofi che hanno dato troppo potere alla ragione o l’hanno usata come mezzo per diffondere l’errore.

Ma il guaio fu che Lutero nella sua polemica contro la ragione sbagliò completamente il bersaglio prendendosela con Aristotele e San Tommaso, i quali, se in tutta la storia della filosofia esistono maestri nell’uso della ragione, questi sono proprio quei due grandi maestri di sapienza.

Viceversa Lutero s’impegolò nella gnoseologia di Ockham, basata su di un concetto empirista di ragione, sensibile solo all’individuo, alle emozioni e alla volontà ed ignorante rispetto ai diritti dell’intelletto e dell’universalità del sapere.

Immagine da Internet: Lutero

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