25 gennaio, 2020

La comunicazione dei predicati come metodo per l’interpretazione del dogma

La comunicazione dei predicati
come metodo per l’interpretazione del dogma

Per capire la Parola di Dio occorre il retto uso della logica,
perché la fede è in armonia con la ragione

La Chiesa, nel formulare i dogmi, si serve delle regole della logica del linguaggio, regole che devono essere conosciute e applicate correttamente, altrimenti si rischia di fraintendere il significato del dogma e di cadere nell’eresia.


Una di queste regole è la cosiddetta communicatio idiomatum, che potremmo tradurre con «comunicazione dei predicati», la quale consiste nella  comunicazione o scambio di due predicati di un medesimo soggetto, in modo che l’attribuzione di un predicato a quel soggetto denominato con l’altro predicato, benché i predicati abbiano significati reciprocante escludentisi, ciononostante resta valida e legittima, perché è predicazione valida e legittima di quel soggetto. Con un termine tecnico della logica, si dice che il termine significante quel dato predicato o quell’attribuzione «suppone» (suppositio)  per il soggetto o persona, alla quale viene attribuito quel predicato. 

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 Theotokos - mosaico - Santa Sofia (immagine da internet)

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