15 marzo, 2024

Lo gnosticismo secondo Luigino Bruni - Seconda Parte (2/2)

 

Lo gnosticismo secondo Luigino Bruni

Seconda Parte (2/2) 

 Fraintendimenti di Bruni

Bruni non tiene conto del fatto che dualismo non è il semplice distinguere corpo e anima. Distinguere corpo e anima non vuol dire necessariamente separarli e contrapporli. Questa è l’operazione di Cartesio, certo sbagliata e riprovevole, anche se di fatto è vero, come osserva San Paolo, che nel presente stato di natura decaduta esiste un doloroso conflitto fra la carne e lo spirito, conflitto che però può e deve essere risolto grazie all’esercizio ascetico della vita cristiana.   

Ma opporre anima e corpo come si oppone realtà ad apparenza alla maniera di Platone o dell’induismo è pure sbagliato e sorgente di nefaste frustrazioni e pericolose illusioni. Ma è dogma di fede e verità dimostrata da Aristotele la distinzione dell’anima spirituale dal corpo così come si distingue nella sostanza materiale la forma sostanziale dalla materia prima.

Continua a leggere:

https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/lo-gnosticismo-secondo-luigino-bruni_15.html


È strano che Bruni non citi le parole autorevoli di condanna dello gnosticismo che il Santo Padre ha pronunciato nell’Esortazione Apostolica Gaudete et exsultate del 2018. Il documento è di enorme interesse e importanza, perché non era mai successo che un Papa condannasse lo gnosticismo.

Come intende il Papa lo gnosticismo? Egli definisce lo gnosticismo «una fede rinchiusa nel soggettivismo». È detto tutto. Inoltre il Papa denuncia ripetutamente l’errore di chi vagheggia un «Dio senza carne» (n.37). 

Come se l’essere fosse solo il pensare e il materiale ripugnasse all’essere. Il vero spiritualismo è quello di Aristotele e di San Tommaso, che riconosce la dignità dell’essere materiale e la sua conoscibilità da parte della mente divina che lo ha progettato e creato: «nemmeno le tenebre per te sono oscure» (Sal 139,12).

Con questo documento sorprendente e geniale, che tutti gli studiosi onesti dello gnosticismo, preoccupati della salute mentale dell’uomo moderno, si attendevano da due secoli, Papa Francesco ha schiacciato la testa del serpente. Essa infatti – non sembri inopportuno il paragone – è la Pascendi di Papa Francesco. La differenza è data dal fatto che se Pio X nella Pascendi assomiglia al terribile Cavaliere dell’Apocalisse che sbaraglia tutti i suoi nemici, Francesco assomiglia a Davide che con cinque sassi uccide il gigante Golìa.

Immagine da Internet:
- Pantocrator, codice di Girona.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti che mancano del dovuto rispetto verso la Chiesa e le persone, saranno rimossi.