27 aprile, 2024

Trattato sugli Atti umani - P. Tomas Tyn - Lezione 9 (2/2)

 

 Trattato sugli Atti umani

P. Tomas Tyn

Lezione 9 (Parte 2/2)

P.Tomas Tyn, OP - Corso “Atti Umani” - AA.1986-1987 - Lezione n. 16 (A-B)

Bologna, 24 marzo 1987

http://www.arpato.org/corso_attiumani.htm

Miei cari, notate che nell’articolo 4 della Questione 20, S.Tommaso si chiede se l’atto esterno aggiunga qualche cosa alla moralità dell’atto interiore. Ora, S.Tommaso parte da questa constatazione, che mi pare estremamente importante, e cioè che, se l’atto esterno, notate, nulla aggiungesse a quello interno, basterebbe avere buona volontà di agire, senza mai entrare  nella concretezza della situazione in cui ci si trova.

Quindi si potrebbe ovviare in ogni situazione con delle belle intenzioni. Uno potrebbe dire: beh, insomma, sì, io vorrei tanto soccorrere i poveretti,  però che si arrangino. Ora, è evidente che ci sono delle situazioni, che effettivamente esigono non solo la volontà, ma anche l’azione. Questa è una cosa importantissima. 

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/trattato-sugli-atti-umani-p-tomas-tyn_27.html

 

S.Tommaso considera proprio la pienezza dell’atto umano. E qui di nuovo si manifesta in qualche modo la sua visione metafisica della morale. Il bene è una pienezza dell’atto. Come il bene fisico è la pienezza dell’essere, così il bene morale è la pienezza dell’essere dovuto all’atto umano. E ci sono delle situazioni, in cui lo stesso agire esteriormente è proprio dovuto, è richiesto, cosicchè, se non si agisce c’è un peccato di omissione, c’è una mancanza di essere dovuto.
 
E’ qui che riecheggiano le parole di S.Paolo nella Lettera agli Efesini: Veritatem facientes in caritate, facendo la verità nella carità. Sul piano operativo del fare, dell’agire, bisogna mettere in pratica, affermare a livello della praxis, ciò che è la verità teorica, la verità dell’essere umano nelle sue più intime aspirazioni.  

Notate che paradossalmente proprio nelle cose minime si manifesta la grandezza dei principi. Si dice anche così: Deus in minimis maximus. Dio si rivela massimo nelle creature più piccole e apparentemente più insignificanti. Similmente, potremmo dire, come dice sempre S.Tommaso, che la potenza di una causa si manifesta nella lontananza dell’effetto, che la causa riesce a raggiungere. 
 
Immagine: P. Tomas Tyn, foto di ottobre 1989, Roberta Ricci

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