14 maggio, 2023

Galileo, Cartesio e Giordano Bruno - Dominio tecnico e dominio magico sulla natura - Terza Parte (3/5)

 Galileo, Cartesio e Giordano Bruno

Dominio tecnico e dominio magico sulla natura

 

Terza Parte (3/5)

Nel dominio sulla natura l’uomo non può pretendere

di oltrepassare i poteri che Dio gli ha assegnato

Invece Cartesio, col pretesto dell’inapplicabilità nel campo della fisica sperimentale delle categorie di Aristotele, che poi non sono altro che le categorie universali ed irrinunciabili del comune buon senso e della ragione naturale, pretende di sostituire in fisica la conoscenza matematica al sapere ontologico, in modo tale da relegare nell’ambito del soggettivo le qualità sensibili e le forze vitali, e da prendere in considerazione la realtà fisica solo sotto l’angolatura della quantità e dell’estensione.

È evidente come nella fisica cartesiana, venendo meno l’oggettività delle qualità e delle virtù sensibili, lo scienziato perde quell’attitudine all’osservazione e alla verifica sperimentale, che caratterizza invece la fisica galileiana, mentre diventa chiaro che in una simile concezione della scienza della natura, il ramo che aveva a soffrirne era la biologia e la psicologia sperimentale, il cui oggetto veniva ridotto ai puri aspetti deterministici e meccanicistici della realtà materiale. 

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https://padrecavalcoli.blogspot.com/p/galileo-cartesio-e-giordano-bruno_14.html


Nel cartesianismo lo spirito umano non governa la natura soltanto mediante strumenti costruiti dall’uomo, ma opera direttamente sulla materia corporale ridotta a res extensa

La vita, in questa visuale, non appartiene più alla natura inferiore all’uomo. La vita vegetativa e sensitiva è ignorata. Per Cartesio esiste solo la vita dello spirito umano, che imprime direttamente il suo progetto pratico sul corpo ridotto a res extensa attivando a sua volontà quelle potenzialità secondo misure matematiche che l’uomo stesso stabilisce con la ragione ed attua con la volontà.

Cartesio attribuisce all’uomo lo stesso potere o dominio che Dio ha sulla natura; toglie alla sostanza materiale la sua forma sostanziale, sostituendola con la res extensa, che è un ente di ragione matematico prodotto dalla ragione ed attribuendo di conseguenza alla volontà umana un potere sulla natura

Questo progetto si può trovare nella Kabbala, la quale dà istruzioni per la fabbricazione del golem, una statua che acquisterebbe la parola grazie all’applicazione magica del nome Jahvè sulla fronte.

Se da una parte Cartesio con il suo metodo matematico di scienza della natura si accosta a Galileo, dall’altra, con la sua gnoseologia idealista e la riduzione della natura ad un semplice meccanismo manovrabile dall’uomo, apre le porte alla magia e quindi a una cosmologia come quella di Giordano Bruno, che fa professione aperta di magia, considerandola niente affatto cosa disdicevole, né tanto meno come arte diabolica, ma al contrario, sapienza e scienza della natura, che rende l’uomo signore del mondo.

 
Immagini da Internet:
- Alchimia, allegoria
- Il golem e il rabbino, Mikoláš Aleš

2 commenti:

  1. Padre Giovanni sono molto preoccupato per la Chiesa, per l'Italia e per il mondo intero, sono molto preoccupato... Stanotte ho sognato il Golem! E' tutto nelle loro mani! Cosa possiamo fare?

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    1. Caro Francesco,
      non c’è motivo di preoccuparsi. La Chiesa è sotto la protezione della Santissima Trinità e della Madre di Dio. Le prove ci vogliono, sono quella croce quotidiana che dobbiamo portare con Gesù per purificarci dai nostri peccati e per avere la forza di superare ogni difficoltà e aiutare molti fratelli a camminare verso il Regno di Dio.

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